Fondazione Marconi
Arte moderna e contemporanea
via Tadino 15, 20124 Milano
Tel. +39 02 29 41 92 32
Fax +39 02 29 41 72 78 - info@fondazionemarconi.org

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Dominio sito:
Vasi comunicanti, 1993
bronzo e corda
340 x 270 x 49 cm
 
foto
Doni, 1987
legno e bronzo
95 x 331 x 304 cm
 
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Doni, 1987
bronzo
130 x 270 x 110 cm
 
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Doni, 1987
bronzo
180 x 35 x 40 cm
 
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Senza titolo, 1988
bronzo
260 x 60 x 45 cm
 
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Boomerang, 2000
bronzo
200 x 50 x 20 cm
 
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Il salto, 1978
similoro su tela
190 x 230 cm
 
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Attratti, 2014
tecnica mista
132 x 900 x 15 cm
 
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Nodi, 1986
bronzo
280 x 60 x 85 cm
 
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Il flauto magico, 1985
bronzo
220 x 930 x 50 cm

 
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Ri-flettere, 1990
bronzo
400 x 160 x 40 cm
 
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Il gambo dei fiori, 2011
tecnica mista
132 x 286,5 x 15 cm
 
Giuseppe Maraniello. ATTRATTI
Fondazione Marconi Arte moderna e contemporanea
Via Tadino 15 - 20124 Milano
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info@fondazionemarconi.org
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Inaugurazione: 15 gennaio 2015 dalle ore 18.00
Durata della mostra: dal 16 gennaio al 28 febbraio 2015
Orario: martedì - sabato 10-13, 15-19
Ingresso gratuito
Ufficio stampa: Cristina Pariset cell. 348 5109589 - cristina.pariset@libero.it
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La Fondazione Marconi presenta un’antologica di Giuseppe Maraniello con opere comprese tra la fine degli anni Settanta e i giorni nostri. Giuseppe Maraniello, napoletano per nascita e formazione, si trasferisce a Milano dal 1971 dove dà inizio a un’intensa attività espositiva. Esordisce in un’epoca di sperimentazione dell’uso di fotografia e video ma decide presto di ricercare nuovi orizzonti, dedicandosi al recupero della pittura e ai linguaggi tradizionali dell’arte. L’influsso delle esperienze poveristiche e concettuali degli anni Sessanta diventa per lui il punto di partenza per affermare una maggiore libertà espressiva. Attento e sensibile protagonista dell’arte contemporanea, l’artista volge la sua vis creativa al recupero di miti e forme ancestrali, reinterpretati e tradotti nel linguaggio plastico della contemporaneità. Sin dagli inizi negli anni Settanta l’itinerario artistico di Maraniello, in bilico tra pittura e scultura, si confronta dunque con la classicità, una sfida che lo induce a valutare la possibilità di una dimensione temporale e a intraprendere scelte formali ben precise. Il fascino delle sue opere deriva dal loro essere pitture e sculture al tempo stesso e dal combinare, in una magica coincidenza, imprendibili coppie dialettiche come arcaico e moderno, maschile e femminile, colore e forma, superficie e volume, pieni e vuoti. Attraverso gli elementi del colore e della forma, del racconto e dell’astrazione, dell’equilibrio e del disequilibrio, l’artista compone un suo personale universo di figuralità, di creature ironiche, ludiche e simboliche. Patine e cromatismi, riflessi chiaroscurali ed equilibri plastici vengono da lui sapientemente distillati in un nuovo e consapevole vocabolario iconografico, con lo sguardo sempre rivolto all’interno del corpo scultoreo e della sua memoria. Il percorso espositivo nelle sale della Fondazione Marconi, recentemente ampliate e rinnovate, consentirà una ricognizione su oltre trent’anni di rapporti di Giuseppe Maraniello con, rispettivamente, lo studio Marconi, Giò Marconi e Fondazione Marconi. Completa la mostra una selezione di piccole opere, esposte allo Studio Marconi ’65 di via Tadino 17.