Fondazione Marconi
Arte moderna e contemporanea
via Tadino 15, 20124 Milano
Tel. +39 02 29 41 92 32
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Dominio sito:
Senza titolo, 1959
acquarello e inchiostro su carta
50 x 70 cm
 
foto
Senza titolo, 1960
acquarello e matita su carta
19 x 29,5 cm
 
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Senza titolo, 1961
matita e acquarello su carta
70 x 50 cm
 
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Impronta, 1964
cemento e tecnica mista su cartoncino
99 x 70 cm
 
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Progetto per “Sedia con ombra”, 1968
tecnica mista su carta
100 x 70 cm
 
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Sedia con ombra, 1968
cemento e ferro
200 x 200 x 80 cm
 
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Progetto per ambiente n. 3, 1969
collage su carta
70 x 100 cm
 
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Progetto: trasformazione di collina in pianura, 1972
collage cemento e terre su carta
69 x 100 cm
 
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Ombra di un parallelepipedo, 1974
collage su carta
50 x 70 cm
 
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Ombra di un cubo sospeso, 1973
cemento e laminato legno
139 x 90 x 40 cm
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Senza titolo, 1977
acquarello su carta
76 x 56 cm
 
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D.C. n. 1, 1977
calco disegno su cemento
79,5 x 52 x 3 cm
 
GIUSEPPE UNCINI. In principio era il disegno. Disegni 1959-1977
Inaugurazione: 10 marzo 2015 dalle ore 18.00
 
Fondazione Marconi Arte moderna e contemporanea
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Durata della mostra: dall’11 marzo all’11 aprile 2015
Orario: martedì - sabato 10-13, 15-19
Ingresso gratuito
Ufficio stampa: Cristina Pariset - Tel. 02 4812584 - Fax 02 4812486
cell. 348 5109589 - cristina.pariset@libero.it
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Inaugurazione: 10 marzo 2015 dalle ore 18.00
Giuseppe Uncini, nato a Fabriano nel 1929, si trasferisce a Roma dal 1953 dove entra in contatto con alcuni esponenti dell’arte italiana e internazionale, tra cui Burri, Capogrossi, Afro, Mirko, Cagli. L’intera sua produzione è caratterizzata dall’utilizzo di materiali non convenzionali, quali ferro e cemento armato per la realizzazione di opere di grandi dimensioni. Si afferma come uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana, e sviluppa nel tempo numerosi cicli di opere, come le Terre, i Cementarmati, i Ferrocementi, le Ombre e i Muri d’ombra, gli Spazi di ferro fino agli ultimi Artifici. Il suo percorso artistico è lo sviluppo di un’assidua necessità del “costruire” l’opera, emblema niente altro di se stessa e dei suoi stessi principi generativi. In quest’ottica il disegno svolge, sin dagli inizi dell’attività di Uncini, un ruolo di primaria importanza, rivestendo sempre una funzione centrale per la progettualità del suo lavoro. Al disegno l’artista si rivolge con consuetudine pressoché quotidiana non tanto come ricorso a una “forma” artistica tra le altre, ma come pratica ricorrente nella concezione e formulazione stessa dell’opera. E le stesse modalità esecutive del disegno inducono a considerazioni pertinenti tanto l’ambito di pittura e scultura, quanto quello dell’architettura. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Uncini, presenta tre nuclei di disegni che corrispondono ad altrettanti periodi della produzione artistica di Uncini. Il primo (1959-1964) comprende elaborati – tracciati a matita o a inchiostro, penna sfera o acquerello – riferibili per lo più alla creazione dei Cementarmati; il secondo considera l’arco temporale compreso tra il 1965 e il 1970, ed evidenzia la nuova preoccupazione dell’artista riguardo la progettazione fisica del rapporto luce-ombra; il terzo e ultimo raggruppamento invece documenta l’interessante esperienza dei Terracementi e delle Colline artificiali (1971-1977) che ispireranno molti anni dopo i suoi ultimi lavori intitolati Artifici (2007). Completano il percorso espositivo alcune opere in ferro e cemento, tra cui l’importante lavoro del 1968, Sedia con ombra, in cui è evidente la volontà di Uncini di uscire dalla superficie del quadro per invadere fisicamente lo spazio. Per l’occasione la Fondazione Marconi pubblicherà un catalogo, a cura di Bruno Corà, edito da Cambi Editore.
In contemporanea lo Studio Marconi ’65 di via Tadino 17 presenterà un’interessante selezione di disegni e studi degli stessi anni e dal 9 al 12 aprile sarà al MIART con l’opera Grande Parete Studio Marconi MT. 6, espressamente realizzata da Giuseppe Uncini nel 1976 per la storica galleria di Giorgio Marconi. Si segnala, inoltre, che a partire dal 7 marzo, la galleria Vistamare di Pescara organizzerà, sempre in collaborazione con l’Archivio Uncini, una mostra di sculture dell’artista, dai primi Cementarmati alle Dimore.